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"Dopo Dovadola problemi di welfare anche a Predappio"

“Un nuovo complesso problema si affaccia sullo scenario del welfare locale, ed in particolare sui servizi per anziani”. L'allarme viene lanciato da Andrea Pasini

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

“Un nuovo complesso problema si affaccia sullo scenario del welfare locale, ed in particolare sui servizi per anziani”. L'allarme viene lanciato da Andrea Pasini consigliere comunale e segretario provinciale UdC, che  fa riferimento, in particolare, alle strutture esistenti nel Comune di Predappio, la cui ipotesi di riorganizzazione sarà inserita in un prossimo comitato di distretto.

“Relativamente al piano di rientro triennale del fondo della non auto sufficienza – spiega Pasini – si evidenzia, come per raggiungere un equilibrio di bilancio delle strutture facenti parte dell’ Asp distrettuale, sia necessario un aumento di 30 posti complessivi, da togliere alle strutture private. Lo stesso presidente Drei, durante il Comitato di Distretto del 10.10.2012, ribadiva la necessità di affrontare il problema della riorganizzazione del welfare e aprire un tavolo di riflessione sul futuro dei servizi e sul ruolo delle Asp. Nulla è stato fatto ed oggi si naviga al buio, i posti letto sono rimasti dov’erano, l’Ipab Zauli entrerà nell'Asp distrettuale, con il suo pesante deficit finanziario, tale da creare enormi scompensi sul bilancio della Asp e conseguentemente dei comuni associati. Ebbene non si è ancora completata questa complicata procedura che scoppia un altro problema, questa volta a Predappio. Nel comune, infatti, vi sono 3 realtà assistenziali, la Casa protetta “Piccinini” a Predappio  Alta, con  32 posti letto (parte integrante dell’Asp distrettuale) che occupa personale dipendente dell’ex Ipab, quindi con contratto pubblico; vi è l’opera “S.Camillo”, notoriamente rivolta all’assistenza a persone con problematiche psichiatriche, dotato di una trentina di posti  letto, dove opera personale con contratto privato, verosimilmente di ordine religioso; vi è, infine, la struttura residenziale i “Girasoli” che ha di recente avviato la sua attività e che insiste su una struttura efficiente da un punto di vista normativo, dotato di 68 posti letto, dove opera personale di cooperativa sociale.

Siamo di fronte a 3 strutture completamente diverse con tre contratti diversi.
La “Piccinini” è totalmente interessata dal processo di riorganizzazione previsto dalla normativa di accreditamento regionale, che prevedrebbe, all’interno dell’immobile,  consistenti lavori di ristrutturazione e di adeguamento (eliminazione di camere triple, potenziamento dei servizi igienico sanitari,ecc) gravosi da un punto di vista economico, la cui realizzazione comporterà una consistente riduzione dei posti letto!

Potrà la Asp distrettuale, che già dovrà farsi carico del debito “dovadolese”, intervenire economicamente sulla struttura? Ma le perplessità non terminano qui – insiste Pasini – sono allo studio altre soluzioni, che prevedano, la Chiusura della “Piccinini”  con il conseguente trasferimento dei posti letto, in altre strutture.  Il personale  che, come sopra citato, è di natura pubblica, dove e in che modo sarà collocato? Inoltre le procedure che si vorranno adottare saranno tutte a trattativa privata?  Con esclusione, ancora una volta, dall’appalto pubblico?  In nome della provvisorietà dell’intervento e della contingente situazione? Le organizzazioni sindacali, i cittadini predappiesi  e i familiari degli anziani ospitati in tale  struttura, saranno interpellati prima di decidere?   In presenza di tanti dubbi – chiosa Pasini – ritengo sarebbe bene chiedersi quali  ricadute avranno tali modifiche sul sistema di welfare,  in una fase di accorpamento di enti locali e in un momento che precede, la creazione di un'unica Ausl e un'unica Provincia e quindi un'unica conferenza sociale e sanitaria che dovrà dividere il fondo regionale della non auto sufficienza fra i vari distretti.

L’accreditamento in atto, interessa totalmente la “Piccinini”, ed in parte “I Girasoli” i cui posti letto dovrebbero essere collocati in altre strutture per riequilibrare i posti di cui sopra. Il Sindaco del Comune di Predappio, che nel citato comitato di distretto del 10.10.2012  si dichiarava “non convinto dell’ingresso di Dovadola nell’Asp Distrettuale” è d'accordo con tutte queste “proposte” che si riguardano il suo territorio?

Analoghi problemi e difficoltà sono presenti in altri Comuni del distretto.
Emerge forte la necessità di intervenire, conclude Pasini, da qui una proposta operativa. Non è forse giunto il momento, alla luce del riordino istituzionale, di costituire tavoli misti politico-tecnici all’interno delle già funzionanti commissioni comunali, al fine di affrontare il problema della riorganizzazione dei servizi socio sanitari in tutto l’ambito distrettuale, con trasparenza, come da me richiesto da alcuni anni?”

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