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L'aut aut di Fratelli d'Italia al sindaco: "O l'assessore come concordato o tra due anni non ci avrà nella coalizione"

Uno sblocco veloce dell'impasse che si è venuta a creare all'interno della maggioranza di centro-destra, altrimenti Fratelli d'Italia è pronta a considerarsi un partito di opposizione

Uno sblocco veloce dell'impasse che si è venuta a creare all'interno della maggioranza di centro-destra, altrimenti Fratelli d'Italia è pronta a considerarsi un partito di opposizione. "E se dovesse succedere, non è che tra due anni il sindaco Zattini potrà pensare di riformare una coalizione con Fratelli d'Italia, perché noi resteremo coerenti": è quanto spiega Galeazzo Bignami, deputato di Fratelli d'Italia sulla lunga questione che vede ormai da oltre un anno il partito di Giorgia Meloni, che nel frattempo è cresciuto nel consenso elettorale, sulla porta della giunta del Comune di Forlì senza avere la possibilità di entrarvi.

Risolta, infatti, la lunga diatriba interna con il precedente gruppo dirigente, i meloniani chiedono un rappresentanza in giunta, un assessorato per far valere le proprie posizioni politiche nella stanza principale dell'amministrazione. E il nome indicato è quello di Marco Catalano. "Con il sindaco Zattini ci siamo sentiti l'ultima volta il 30 novembre e non ci sono stati più contatti successivi, a differenza di quello che ha dichiarato", sempre Bignami. Che puntualizza: "E in quell'occasione i patti erano chiari: Marco Catalano sarebbe entrato in giunta dopo l'approvazione del bilancio, entro il 31 dicembre. Il sindaco in quell'occasione aveva espresso il suo gradimento per Catalano e non ha posto nessun'altra condizione, men che meno quella che il nome dell'assessore designato da Fratelli d'Italia dovesse essere soggetto all'approvazione degli altri partiti della coalizione. Questo principio d'altra parte non è stato applicato nella formazione della giunta".

E sempre Bignami: "Non abbiamo mai posto veti, anche quando eravamo un piccolo partito, non li accettiamo neanche ora che siamo il partito di maggior consenso elettorale nel centro-destra, avendo superato la Lega anche nelle ultime elezioni locali in Romagna". Il riferimento è al 'niet' che è arrivato da Forza Italia a Catalano. Il papabile come assessore, infatti, è stato eletto nelle fila dei berlusconiani, le sue dimissioni da consigliere per entrare in giunta libererebbero uno scranno al primo dei non eletti di Forza Italia, che è Fabrizio Ragni, anch'egli però ha aderito a Fratelli d'Italia nel frattempo, col risultato che il partito della Meloni andrebbe anche a ricostituire un gruppo di tre consiglieri comunali.

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