Primarie ER, il professor Vincenzo Balzani sostiene l'ex sindaco di Forlì
Nel prossimo mandato amministrativo regionale è necessario assecondare questa transizione anche al fine di promuovere lo sviluppo economico della Regione nel pieno rispetto del suo territorio e dell’ambiente
L’energia è la risorsa più importante. Per questo motivo città, regioni, nazioni e comunità di nazioni come l’Unione Europea cercano di dotarsi di strategie che possano garantire la disponibilità di energia nei prossimi decenni nel rispetto della sostenibilità ambientale. Per contenere i cambiamenti climatici, limitare l’inquinamento e, allo stesso tempo per ridurre la dipendenza energetica dell’Italia da altre nazioni è necessario uscire dall’era dei combustibili fossili e sviluppare le energie rinnovabili.
Questa transizione, già in atto, deve essere condotta con una strategia integrata: da una parte, lo sviluppo delle fonti rinnovabili per sostituire gradualmente i combustibili fossili, dall’altra la riduzione dei consumi evitando gli sprechi e aumentando l’efficienza nei processi che richiedono energia.
Nel prossimo mandato amministrativo regionale è necessario assecondare questa transizione anche al fine di promuovere lo sviluppo economico della Regione nel pieno rispetto del suo territorio e dell’ambiente. Sarà fondamentale: promuovere il risparmio energetico degli edifici e dei processi produttivi mediante adeguate normative regionali e incentivi fiscali; formulare un piano energetico regionale per lo sfruttamento estensivo della energia solare, favorendo lo sviluppo di una filiera industriale estesa ai sistemi di accumulo e alle reti di distribuzioni intelligenti (smart grid), anche nella prospettiva dello sviluppo dell’alimentazione elettrica per i mezzi di trasporto; disincentivare l’uso di colture dedicate (barbabietole, mais, ecc.) per produrre combustibili poiché questa tecnologia ha una scarsa efficienza energetica, un trascurabile impatto positivo sull’ambiente e compete con la produzione di cibo; definire vincoli paesaggistici e ambientali per non permettere la trivellazioni di idrocarburi nel territorio regionale e nella costa adriatica; ridurre i contributi per la produzione di energia da fonti fossili, con progressivo passaggio dal costoso regime di “capacità garantita” a quello di una razionale utilizzazione delle energie rinnovabili basata su smart grid e accumulo.
Il programma di sviluppo economico, tutela del territorio e regolazione dei beni comuni di Roberto Balzani è pienamente coerente con queste azioni, per questo lo sostengo.
Vincenzo Balzani, professore emerito Università di Bologna