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SEL: "Rispettare l'esito referendario"

Il 14 luglio la Corte di Cassazione ha approvato ufficialmente il risultato dei referendum del 12 e 13 giugno 2011. Il quorum (27 milioni 600 mila votanti) e la vittoria dei SÌ con la maggioranza assoluta degli aventi diritto

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

Il 14 luglio la Corte di Cassazione ha approvato ufficialmente il risultato dei referendum del 12 e 13 giugno 2011. Il quorum (27 milioni 600 mila votanti) e la vittoria dei SÌ con la maggioranza assoluta degli aventi diritto (circa 26 milioni) sono stati un risultato strepitoso così come le firme raccolte! Chiara è stata l’espressione dei cittadini: NO alla privatizzazione dei servizi pubblici locali d’interesse generale, a partire dalla gestione dell’acqua; NO ai profitti del mercato sui beni comuni. Il responso referendario ha chiaramente indicato alla rappresentanza politica la necessità di avviare una nuova stagione che metta al centro l’essere umano e i beni comuni e non le agenzie di rating e la speculazione finanziaria.

Purtroppo sia il governo Berlusconi prima che il governo Monti adesso non solo non hanno attuato le indicazioni referendarie, retrocedendo sulle privatizzazioni già attuate e abolendo i profitti sull’acqua, ma ripropongono la sostanza delle norme abrogate con volontà popolare. Tutto ciò - oltre a non rispettare la volontà di partecipazione e le decisioni che i cittadini impongono ai rappresentanti politici - è una chiara violazione della Costituzione.             
Il Coordinamento federale del comprensorio forlivese di SEL esprime  sconcerto per il mancato accoglimento del responso referendario (il referendum rappresenta ormai per i cittadini l’ultimo baluardo di democrazia diretta) e si impegna a dare seguito  alla volontà popolare sancita dagli esiti referendari ritenendo si debba partire dalla Proposta di legge di iniziativa popolare promossa nel 2007 dal Forum dei Movimenti per l’Acqua dando piena attuazione al responso referendario.

Per questo ritiene non condivisibile il mancato richiamo nella legge regionale ATO dell’'indicazione referendaria per il SI alla ripubblicizzazione  del servizio idrico integrato,  mentre valuta molto positivamente, e come un decisivo passo in avanti verso la riconversione ecologica della economia e della società, la proposta di legge regionale presentata dal Comitato Riduzione e Riciclo Totale Rifiuto,  fatta propria dal gruppo consigliare SEL-Verdi, ”Disposizioni a sostegno della riduzione dei rifiuti solidi urbani, del riuso dei beni a fine vita,della raccolta differenziata domiciliare con tariffa puntuale e dell'impiantistica funzionale al riuso e al riciclaggio.”
Pertanto SEL si impegna a diffonderne la conoscenza fra i cittadini  e si impegnerà a sostenere la campagna nazionale Obbedienza Civile,  finalizzata a promuovere il rispetto della volontà popolare attraverso l’“obbedienza” alle leggi in vigore, così come modificate dagli esiti referendari.
 

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