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"Smaltimento rifiuti e sostenibilità", l'incontro di Sinistradem

"Uno dei punti unificanti della serata è stata certamente la condivisione di un giudizio estremamente positivo sulla nuova legge regionale sui rifiuti, che va nella direzione di favorire riuso e riciclo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

L'incontro pubblico su "Smaltimento rifiuti e sostenibilità" organizzato nella serata dello scorso 30 novembre da Sinistradem Campo Aperto Forlì ha visto un'ampia partecipazione di cittadini interessati e relatori qualificati (L'On. Bratti, Brandolini di Hera, i consiglieri regionali Zoffoli e Ravaioli e l'Ass. Zaccarelli )in grado di esprimere diversi punti di vista, tecnici e politici.

Uno dei punti unificanti della serata è stata certamente la condivisione di un giudizio estremamente positivo sulla nuova legge regionale sui rifiuti, che va nella direzione di favorire riuso e riciclo puntando all'esaurimento delle discariche e ad una progressiva riduzione dell'incenerimento.

Ma anche molti altri sono stati i temi toccati nel corso della serata, a cui nessuno dei relatori si è sottratto e dove per la prima volta dopo molto tempo si è potuto assistere ad un confronto pubblico, faccia a faccia, tra politica e management di HERA.

Proprio a seguito dell'iniziativa è scaturita dall'ex assessore all'ambiente Bellini la proposta di un referendum comprensoriale per la chiusura del termovalorizzatore di Forlì.

A questo proposito e alla luce degli elementi emersi nel corso dell'iniziativa riteniamo che:

1) le scelte territoriali in materia di gestione dei rifiuti sono state lungimiranti e certamente adeguate agli strumenti tecnici a disposizione al tempo della loro adozione;

2) la legge regionale è condivisibile proprio perché si pone l'obiettivo di ridurre la produzione dei rifiuti; raggiungere gli obbiettivi comunitari di recupero; superare le discariche come strumento di smaltimento (elemento su cui l'Italia è destinataria di decine di procedure di infrazione europea); ridurre il numero di termovalorizzatori presenti nel territorio regionale;

3) SIA oggettivamente impossibile nel medio-breve periodo pensare di poter fare a meno dello strumento della termovalorizzazione, come dimostrano le esperienze consolidate della Germania e del Nord Europa.

La proposta (provocatoria?) del Prof. Bellini desta dunque alcune perplessità e pare non tener conto della parte non recuperabile di rifiuto locale che necessiterebbe comunque di trattamento in discarica o in termovalorizzatore

Non vorremmo si corresse il rischio di isolare il territorio forlivese dalla programmazione regionale sul tema squilibrando il rapporto tra territori (pare di capire che nel caso prospettato Forlì si sottrarrebbe al trattamento di rifiuti altrui nel proprio territorio obbligando altri a trattare i propri destinati a smaltimento).

Infine, la proposta di un referendum su un tema così delicato pare voler esautorare la politica e l'amministrazione dalle proprie competenze. Abbiamo rappresentanti a Roma, in regione e in comune nelle piene possibilità e con tutte le capacità del caso per poter prendere decisioni per il bene della collettività.

Ci sono tanti modi e luoghi per coinvolgere e informare i cittadini e questo dobbiamo continuare a fare, ma ridurre il confronto sul futuro del nostro territorio e il suo sviluppo a una guerra ideologica da consumare con un si o un no alle urne sarebbe un errore grave, di cui,se la proposta fosse effettivamente concreta, il PD - di cui tutti noi facciamo parte - dovrà discutere nelle sedi appropriate, prima che su una pagina Facebook.

SINISTRADEM CAMPO APERTO Forlì

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