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Domenica, 28 Aprile 2024
Cronaca

Alluvione, gli aiuti allo studio per famiglie, auto alluvionate e maxi-bollette. Priolo: "Sarà un'ordinanza gemella"

Si lavora su più fronti per gli aiuti alle famiglie. Ad annunciare gli interventi per i privati cittadini colpiti dall'alluvione sono stati l'assessora regionale all'Ambiente e alla Protezione civile Irene Priolo e il commissario straordinario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo

Si lavora su più fronti per gli aiuti alle famiglie. Ad annunciare gli interventi per i privati cittadini colpiti dall'alluvione sono stati l'assessora regionale all'Ambiente e alla Protezione civile Irene Priolo e il commissario straordinario alla ricostruzione Francesco Paolo Figliuolo, arrivati a Forlì questa mattina, martedì, per un sopralluogo nei quartieri alluvionati e per aggiornare le istituzioni sui nuovi provvedimenti. 

Se il tema centrale della conferenza stampa sono stati i ristori alle imprese, contemporaneamente da Figliuolo viene promesso “a brevissimo” un'altra ordinanza, questa volta con gli aiuti alle famiglie che si sono viste le case devastate dalla furia dell'acqua, con danni alle opere murarie, ma anche agli impianti dei servizi primari, nonché ai mobili e agli elettrodomestici. Migliaia e migliaia di euro necessari per tornare a vivere in alloggi abitabili, con alcuni nuclei che non sono in grado di far fronte a spese così ingenti.

La visita di Figliuolo a Forlì

Finora le famiglie, al netto delle donazioni di altri privati e associazioni, si sono viste ristorate solo con contributi per l'immediata urgenza: sono circa 3.100 le domande accolte a Forlì (3.500 quelle presentate) di Cis (contributo di immediato sostegno), con un aiuto da tremila euro in acconto e cinquemila euro a saldo. Mentre il Cas (il contributo per l'autonoma sistemazione, vale a dire per chi è stato costretto a lasciare una casa non più abitabile) è andato a 1.250 nuclei famigliari. Solo per il Cis sono stati erogati 1 milione e 112mila euro.

Ordinanza per i ristori alle imprese: cosa prevede

“Pochissimo tempo dopo l'ordinanza per le attività economiche, uscirà anche quelle sulle famiglie, per permettere di fare le perizie e chiedere le risorse”, spiega il cronoprogramma Figliuolo, che tuttavia non dà tempi certi, mentre è già alta la rabbia da parte degli abitanti dei quartieri alluvionati perché in più di 4 mesi non è arrivato neanche il modulo per fare richiesta dell'indennizzo.

Va più nel dettaglio Priolo: “L'ordinanza per le attività economiche diventerà molto utile per quella riguardante i cittadini”, che sarà “un ordinanza gemella, per fare in modo che ci sia parità di trattamento”. Con risorse della Regione o di altri enti, inoltre, promette Priolo si interverrà sui danni finora non coperti dalle leggi statali sull'alluvione, come i danni ai veicoli e la copertura delle maxi-bollette arrivate agli alluvionati per l'acqua e l'energia elettrica impiegati per le operazioni di pulizia, a volte fatture da centinaia se non migliaia di euro, una beffa per chi ha dovuto far fronte al ripristino dei danni causati dall'alluvione.

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Sulle maxi-bollette, ricorda Priolo, “c'è nelle disponibilità di Arera (l'Autorità di regolazione dei servizi di energia, acqua e ambiente, ndr) un fondo di solidarietà nazionale da utilizzare proprio in queste emergenza. Arera ha la dotazione economica per poter intervenire, ma è necessaria una norma che autorizzi Arera ad utilizzare questi fondi per le famiglie alluvionate. E' una delle questioni che stiamo ponendo in sede di conversione del decreto legge 104”.

La visita di Figliuolo: le reazioni

Parallelamente c'è in discussione una legge regionale sull'utilizzo delle donazioni (circa 50 milioni di euro sui conti della protezione civile della Regione). “Circa la metà sarà destinata alle automobili dei cittadini alluvionati, ma si sta valutando di tenere anche una dotazione per i Comuni per quei casi di famiglie con fragilità. Stiamo provando in tutti i modi di ottenere la copertura anche di quelle spese che in questo momento non sono nelle disponibilità del commissario, che può ristorare solo i danni previsti dalla legge. Per esempio in questo momento i mobili danneggiati nelle abitazioni non sono nella legge ed è molto importante che entrino tra gli indennizzi possibili in sede di conversione del decreto legge”.
 

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