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Venerdì, 26 Aprile 2024
L'alluvione nella Marche

Alluvione nelle Marche: si mobilitano anche da Forlì gli "angeli" della Protezione Civile

L’Emilia-Romagna porterà soccorso al comune di Ostra, nell’Anconetano

La Romagna in prima linea per dare man forte alle popolazioni delle Marche colpite nella nottata tra giovedì e venerdì da una terribile bomba d’acqua. Un temporale autorigenerante, responsabile delle esondazioni che hanno causato 10 vittime,  quattro dispersi e 150 sfollati.  L’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la Protezione civile dell’Emilia-Romagna, insieme alle associazioni di volontariato di Protezione civile, è partita in aiuto delle popolazioni e dei territori flagellati dall’eccezionale ondata di maltempo.

APOCALISSE NELLE MARCHE - Lo speciale di AnconaToday

L’Emilia-Romagna, in particolare, porterà soccorso al comune di Ostra, nell’Anconetano. Venerdì pomeriggio si è attivato un primo nucleo di valutazione, con due funzionari dell’Agenzia e due volontari, per verificare la situazione sul posto e organizzare gli interventi nel migliore dei modi possibili; in coordinamento con la Regione Marche, si stanno verificando quali siano le principali esigenze. I volontari hanno organizzato la partenza della colonna mobile con una ventina di mezzi (kit idraulici per svuotare cantine, garage e abitazioni, moduli antincendio per la pulizia delle strade e cisterne d’acqua). Si prevede che siano in partenza complessivamente circa sessanta volontari, anche dal Forlivese. 

Il Consiglio dei ministri ha già deliberato lo stato di emergenza per la Regione Marche, approvando un primo finanziamento di 5 milioni. "Ci sono stati momenti di terrore, con quantitativi di acqua veramente straordinari", ha detto il capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio all’Ansa dopo la riunione in prefettura ad Ancona alla quale hanno partecipato anche i vertici dei vigili del fuoco, il capo dipartimento Laura Lega e il capo del corpo Giorgio Parisi. "E' piovuto in qualche ora un terzo di quello che normalmente piove in queste zone in un anno”. Oltre alle vittime, ci sono danni al momento incalcolabili. Il fiume Misa, in piena per le violenti piogge di questa notte, ha anche rotto le balaustre in pietra del ponte Garibaldi nel centro storico di Senigallia. Nel cuore della cittadina della Marche sono visibili i danni procurati dai detriti, rami e fango, trascinati dal torrente.

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