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Cronaca

Giulia, centista al Classico: "Lockdown? Penso al vuoto. Ero disorientata, prof e amici mi hanno aiutata"

"Se penso a chi ero e a cosa sono diventata guardo fiera al passato, alle difficoltà che ho affrontato e al percorso che ho fatto", racconta

Il 22 febbraio l'ultimo giorno di scuola. Poi l'emergenza sanitaria e la bussola smarrita. Ma grazie all'aiuto degli amici e dei professori ha trovato il giusto orientamento. Nonostante tante difficoltà, Giulia Gavelli, studentessa del liceo Classico "Morgagni" indirizzo Scienze Umane, ha conseguito il diploma col massimo dei voti. "Giulia è tanto cuore, ma anche testa - dice di se -. Una ragazza che è cambiata tanto in poco tempo ma che guardandosi allo specchio ha visto migliorarsi e crescere. Se penso a chi ero e a cosa sono diventata guardo fiera al passato, alle difficoltà che ho affrontato e al percorso che ho fatto, ma soprattutto all’equilibrio che sono riuscita a stabilire tra l’istinto e la misura raggiungendo una me che mi piace e che mi soddisfa".

"Matura" da centista. Se lo aspettava dopo un anno ricco di difficoltà?
Aspettarsi un risultato del genere penso fosse più un’aspirazione che una possibilità nella mia testa. Ho investito tutte le mie energie e il mio impegno anche per poter meglio affrontare le tante difficoltà che hanno accompagnato questo anno scolastico ma la soddisfazione di un tale traguardo è stata totalmente inaspettata.

Come ha vissuto il lockdown e la didattica a distanza?
Pensando al periodo di lockdown la prima parola che mi salta in mente è vuoto. Da un giorno all’altro mi sono ritrovata a dover fare i conti con le mille ansie e paranoie di un anno così importante senza l’appoggio delle mie amiche e degli insegnanti che seppur presenti non potevano darmi quella forza in più su cui invece avevo sempre potuto contare. Allo stesso modo la didattica a distanza ci ha messo di fronte una situazione di totale disorientamento. Anche per questo sento di dover ringraziare tutti i miei professori e i miei compagni per il sostegno che ci siamo dati a vicenda che per me è stato davvero fondamentale nonostante la distanza.

Torniamo indietro di alcuni anni. Come mai la scelta è ricaduta su Scienze Umane
Il sogno di tante bambine quando si immagina il futuro è quello di avere un registro proprio e una cattedra tutta per sè. Oggi ringrazio la me di cinque anni fa per aver portato avanti quel piccolo sogno e avermi permesso di capire la mia vera strada.

Oltre allo studio che passioni ha?
Le passioni che ho raccolto in questi anni sono state tante e diverse. Quelle che però mi sento di citare sono principalmente quella della scrittura e dell’arte. Vedere cosa sta dietro a ciò che si crea e le ragioni che hanno spinto a ciò mi affascina e mi permette di utilizzare la mia creatività allo stesso modo per creare cose belle.

Cosa c'è nell'orizzonte di Giulia?
Onestamente l’orizzonte che si prospetta davanti a me è ricco di sogni e aspirazioni ma anche paure e pensieri. Vorrei coltivare la passione dell’insegnamento perché penso non ci sia cosa più bella che poter dare agli altri ciò che sai e farlo con piacere e soddisfazione permettendo a chi ti sta di fronte di vedere il mondo da una nuova prospettiva. Allo stesso modo però vorrei anche poter coltivare le mie passioni viaggiando alla scoperta di posti e culture nuove. 

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