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Cronaca Meldola

Irst, bilancio 2014: continua la crescita e il consolidamento di tutte le attività

A tracciare gli aspetti economico-finanziari salienti dell'esercizio appena concluso, le direzioni IRST, in primis il neo Direttore generale, Giorgio Martelli, succeduto a Marcello Tonini ufficialmente il 18 maggio.

Si chiude in equilibrio, per il terzo anno consecutivo, il bilancio dell'Istituto Scientifico Romagnolo per lo Studio e la Cura dei Tumori (IRST). Anche il Consuntivo 2014 dell'Istituto di ricovero e cura a carattere scientifico che si pone quale punto di riferimento per le reti oncologiche della Romagna e della Regione, dopo i “più” dei due esercizi precedenti, segna infatti, su un volume di bilancio totale di 58,7 milioni di euro (+14,9% rispetto ai 51,2 milioni del 2013) un avanzo di 125mila euro. Un dato che, rapportato alla fase storica affatto semplice attraversata dal Paese e, soprattutto, agli ingenti investimenti effettuati da IRST in personale, strumentazioni e strutture – azioni tutte finalizzate a potenziare le risposte in termini di cura e di ricerca a favore del sempre crescente numero di pazienti assisti nelle quattro sedi – evidenzia la capacità dell'Istituto di gestire il budget e di attingere alle differenti fonti di finanziamento.

A tracciare gli aspetti economico-finanziari salienti dell’esercizio appena concluso, le direzioni IRST, in primis il neo Direttore generale, Giorgio Martelli, succeduto a Marcello Tonini ufficialmente il 18 maggio. Anzitutto, in evidenza, il mantenimento dell’equilibrio di gestione, parallelo all’incremento del valore generale della produzione, cresciuto nell’ultimo triennio da 45,8 milioni a 58,7. Direttamente legate alla produzione, le due aree di attività IRST: cura e ricerca. Lato assistenza, la gestione della Radioterapia di Ravenna da gennaio 2014 (affiancatasi a quella di Meldola, Forlì DH e Cesena Servizio Oncoematologia) ha alzato il numero di pazienti presi in carico: dai 15.961 del 2013 si è arrivati a 18.352. Si tratta in gran parte di residenti in area Romagna ma è comunque notevole la percentuale di pazienti provenienti da fuori Regione: per la Degenza ordinaria, su un totale di 1.660 ricoveri, il 37% ha riguardato pazienti non emiliano-romagnoli, soprattutto proveniente da Toscana, Marche e Lazio. Questo dato è dovuto alla forte attrattività data da trattamenti ad alta specialità come radiometabolica (+18,6% ricoveri) e trapianti di midollo osseo. Anche per quanto riguarda il Day Hospital si registra un aumento degli accessi che da 55.734 del 2013 passano a 59.817 nel 2014. Sotto il profilo della ricerca – altro cardine della mission IRST – continua il valore in crescendo dell’Impact Factor (il criterio di valutazione “dell'impatto” scientifico di uno studio legato all'importanza della rivista nella quale è pubblicato e le citazioni ottenute): dai 552 punti del 2013, si arriva a 590 del 2014 (+ 7%). Significativo incremento anche nel numero di progetti di ricerca, 183 attivi rispetto ai 136 del 2013.

Nella voce costi si registra uno spiccato incremento degli investimenti in termini di attrezzature e strutture pari a oltre 6,2 milioni (erano 1,1 nel 2013); investimenti legati, in particolare, a importanti realizzazioni come l’acquisto e installazione della nuova Risonanza Magnetica 3 Tesla con sistema HiFU, al completamento della nuova palazzina che la contiene nonché all’adeguamento tecnologico effettuato nel reparto di Radioterapia del “Santa Maria delle Croci” di Ravenna (nuova Tomoterapia e Acceleratore Lineare per quasi 3,8 mln).

Proporzionale alla crescita delle attività dell’Istituto è la “curva” del personale: nel 2014 il totale di unità equivalenti in più è stato di 46,9 (molti in comando perché facenti parte della Radioterapia di Ravenna). Parte preponderante dei dipendenti è data dai professionisti impegnati nella cura (circa il 25% infermieri, 24% medici), il 14% sono collaboratori di ricerca e 14% tecnici. Da segnalare che sono cresciuti del 33,5% i contratti a tempo indeterminato (già forma contrattuale prevalente) in piena coerenza con gli accordi con le organizzazioni sindacali.

Sugli impegni futuri, mentre Martelli ha posto l’accento sulla futura Rete oncologica della Romagna – “Istituto e AUSL della Romagna hanno una visione comune di quella che sarà la rete oncologica, un network co-gestito, in grado di comprendere tutti i servizi necessari per l’assistenza del paziente, dalla diagnosi alla conclusione delle cure, dalla prevenzione primaria fino alle terapie palliative; un progetto di respiro lungo, che ci impegnerà almeno un triennio, in grado di proporsi quale modello a livello europeo” – il Direttore sanitario, Mattia Altini ha ribadito il forte impegno IRST sul fronte del contenimento delle liste d’attesa specie per prestazioni radioterapiche.

Sul fronte della prevenzione, l’intervento del prof. Dino Amadori, Direttore scientifico IRST: “Esistono due aspetti delle attività preventive: quella primaria, rivolta a evitare il danno biologico eventualmente correlato a scorretti stili di vita o aspetti ambientali, e quella secondaria, strutturata per evitare il degenerare della malattia. Su entrambi i fronti IRST ha idee ben chiare: mentre per le azioni di prevenzione secondaria, la Rete oncologica vi assegnerà una parte fondamentale, circa la prevenzione primaria vareremo presto un progetto unico al mondo, una Bioteca di popolazione gestita da una fondazione a proprietà diffusa affiancata, in qualità di partner scientifico, da IRST. Tale struttura, ospitata in IRST, servirà per raccogliere materiale biologico liberamente donato per soli scopi di ricerca; grazie a questa raccolta e alle strumentazioni oggi possedute che permettono analisi genetiche su campioni di dna, potremo eseguire studi spontanei o richiesti da terzi, anche cittadini, sulle possibili reali cause di eventuali danni biologici, comprendere veramente le correlazioni tra tumori e agenti esterni.” 


Giorgio Martelli
Nato a Medicina (Bologna) nel 1959, Giorgio Martelli si è laureato in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Bologna. Specializzatosi in Igiene e Medicina preventiva, ha acquisito competenze prima nel settore della Sanità Pubblica quindi nell’Organizzazione dei Servizi Ospedalieri. Ha iniziato la carriera professionale nel 1987 come Assistente medico al Pronto Soccorso dell’ex USL di Ravenna e successivamente come assistente medico di Direzione Sanitaria presso l’allora USL 33 di Codigoro. Dal 1988 al 1994 ha prestato servizio come Assistente medico di Direzione Sanitaria presso l’USL di Ravenna diventando Dirigente Medico del Presidio Ospedaliero dal 1994 al 1996. In seguito ha ricoperto il ruolo di responsabile del Presidio Ospedaliero di Faenza e successivamente del Presidio Ospedaliero di Forlì fino al 2002, anno in cui è tornato a ricoprire il ruolo di Dirigente Medico del Presidio Ospedaliero a Ravenna  (fino al 2005). Ha ricoperto in seguito il ruolo di Direttore Sanitario all'AUSL di Cesena concludendo il suo incarico il 1 gennaio 2014 con la nascita dell’Azienda della Romagna. Negli otto anni di guida della Direzione Sanitaria cesenate ha maturato esperienze professionali nei settori della pianificazione e programmazione ospedaliera, gestione dei sistemi di emergenza intra ed exstraospedaliera e in ambiti come edilizia sanitaria, appalti di opere, forniture e servizi, logistica, sistema informativo ospedaliero, controllo di gestione, igiene ospedaliera e gestione del personale. Ha, inoltre, collaborato come consulente regionale per la realizzazione del secondo Piano Sanitario Regionale e con l’Assessorato alla Sanità e Politiche Sociali per progetti riferiti alla programmazione sanitaria e alla valutazione dei progetti edilizi. A livello di Area Vasta Romagna ha partecipato alla definizione delle linee di programmazione integrata e ha collaborato ai progetti di realizzazione dell’IRST, della Centrale Unica 118, del Laboratorio unico e Officina trasfusionale di AVR nonché alla progettazione e realizzazione di interventi d’integrazione con l’azienda USL di Forlì quali la Centrale Operativa trasporti secondari, Medicina Legale, Dermatologia e Malattie Infettive. Dal 2008 è Coordinatore dei Direttori Sanitari di AVR.

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