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8 marzo

L'importanza della figure femminile nella storia raccontata all’ex fabbrica Battistini

L’incontro condiviso con il centro donna di Forli, il comitato Scarpe Spaiate e Città aperta si è svolto all’ex fabbrica, teatro di importanti avvenimenti e conquiste femminile nel forlivese negli anni 1941-1948

Martedì, in occasione della Festa della Donna, il Comitato Donne Impresa Coldiretti Forlì-Cesena e Rimini ha organizzato un incontro all’ex fabbrica Battistini a Forlì per ricordare le donne che per la prima volta in Italia decisero di scioperare per opporsi alla fucilazione di 15 condannati schierandosi dinanzi al plotone di esecuzione con in braccio i propri figli  permettendo nella confusione la fuga dei giovani.

L’incontro condiviso con il centro donna di Forli, il comitato Scarpe Spaiate e Città aperta si è svolto all’ex fabbrica, teatro di importanti avvenimenti e conquiste femminile nel forlivese negli anni 1941-1948: il serpeggiante malessere dovuto alle limitazione del ruolo della donna nella società imposte nel periodo prebellico, gli effetti del conflitto mondiale e della Resistenza contribuirono a coinvolgere un numero elevato di donne nell’attività clandestina dell’organizzazione comunista sfociato nel primo sciopero “lo sciopero del pane” indetto da tre operaie della Battistini. Una di queste fu proprio Teresa Valmori la cui nipote, martedì in occasione della Festa della donna, ha raccontato alle imprenditrici agricole di Coldiretti i ricordi, i frammenti storici che hanno permesso le grandi iniziative, nonché i dettagli della Resistenza delle Donne.

Marcello Di Camillo artista forlivese ha in ultimo accompagnato la delegazione tra i racconti dell’umano sui muri della Ex Fabbrica, 30 murales dove attraverso il suo linguaggio ha raccontato storie, emozioni che hanno caratterizzato la ex fabbrica. "Contestualizzare il ruolo e l’importanza della figura femminile nella storia e nell’arte è un passaggio fondamentale per il nostro gruppo, ci aiuta a accrescere la consapevolezza di quanto sia cambiata la presenza femminile all’interno della vita quotidiana ma anche nelle attività lavorative e a stampo imprenditoriale", spiega Lisa Paganelli, responsabile di Coldiretti Donne Impresa Forlì-Cesena Rimini.

Coldiretti Donne Impresa rappresenta le imprenditrici agricole quale  realtà concreta del nostro Paese che ha radici ben salde, a partire dal 1953, per diventare nel 1976 un Movimento di categoria autogestito ed evolversi nel 98 nell’attuale Coordinamento, presente in ogni provincia che nel 2008 ha assunto il nome di Coldiretti Donne Impresa. Il coordinamento interprovinciale Donne Impresa Forlì-Cesena e Rimini promuove lo sviluppo dell’imprenditoria femminile agricola, organizza attività culturali e di comunicazione con i consumatori, rappresenta Coldiretti nelle istituzioni della parità, promuove la presenza femminile degli organismi decisionali della Coldiretti. Inoltre si occupa del progetto “Educazione alla Campagna Amica” di Coldiretti nato per far incontrare il mondo della scuola e l’agricoltura, sensibilizzando i giovani ai valori della sana alimentazione, della tutela dell’ambiente, dello sviluppo sostenibile e del territorio come luogo di identità e di appartenenza. Questo progetto rientra in un più ampio impegno di Coldiretti per la costituzione di una filiera tutta italiana: formare consumatori consapevoli del patrimonio agricolo ed enogastronomico del proprio territorio, infatti, dà un contributo fondamentale allo sviluppo dell’agricoltura, settore primario per l’Italia.

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