Si è sparato dopo aver ucciso la figlia disabile: è finita l'agonia del 73enne
Lunedì si è riunito il collegio dei medici che ha decretato il decesso dell'uomo. Con la morte di Giacchini si chiude anche il caso
Si è spento lunedì nel reparto di Rianimazione dell'ospedale "Maurizio Bufalini" di Cesena Francesco Giacchini, il pensionato di 73 anni di Meldola che giovedì mattina alle ha ucciso con un colpo di pistola alla testa la figlia Elisa, 44 anni, disabile dalla nascita. Lunedì si è riunito il collegio dei medici che ha decretato il decesso dell'uomo. Con la morte di Giacchini si chiude anche il caso: in assenza di complici, la morte del reo estingue infatti il reato.
Secondo quanto ricostruito dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Meldola, diretti dal capitano Filippo Cini e dal luogotenente Gino Lifrieri, coordinati dal sostituto procuratore Federica Messina, il 73enne avrebbe ucciso la figlia dopo aver maturato nel tempo dolore e sofferenza per la sua "bambina". In particolare temeva per il futuro di Elisa, soprattutto dopo gli acciacchi che hanno colpito la moglie Severina.