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Cronaca Meldola

Una nuova farmacia oncologica per la Romagna: il Ministero investe nel progetto Irst-Ausl

La struttura, i cui lavori di edificazione partiranno tra fine 2018 e inizio 2019 in un’area alle spalle del Centro oncologico di Meldola, troverà spazio in una nuova palazzina di 3 piani per 900 metri quadri complessivi

Dopo la Regione Emilia-Romagna, anche il Ministero dello Sviluppo Economico promuove e sostiene il progetto Irst-Ausl Romagna di creazione di un sito produttivo unico per l’allestimento di farmaci onco-ematologici e terapie radiometaboliche. Manca, infatti, solo il decreto del Ministro Carlo Calenda (previsto entro febbraio) per avviare un finanziamento complessivo di 5,8 milioni di euro, di cui ben 660mila euro a fondo perduto. Il capitale, unito ai 1,5 milioni giunti dalla Regione Emilia-Romagna attraverso un bando per l’insediamento e lo sviluppo di imprese, permetterà all’Istituto Tumori della Romagna Irst Irccs di dotarsi di una farmacia oncologica tra le più avanzate in Italia, capace di promuovere innovazione e sviluppo sia tecnologico sia gestionale. Mentre il finanziamento della Regione ha premiato l’innovatività insita nella creazione di un centro per lo sviluppo e la ricerca, la robotizzazione e l’informatizzazione dei processi, l’apertura a collaborazioni con altre realtà, il Bando ministeriale vinto da Irst Irccs (Bandi di grande rilevanza per l’Industria Sostenibile) riguarda gli aspetti più strutturali del nuovo polo: le funzioni a supporto dell’intero Servizio sanitario, l’eco-sostenibilità, gli elementi di economicità e qualità della produzione.

"Esprimo ovviamente grande soddisfazione - ha commentato il direttore generale Irst Irccs, Giorgio Martelli - per questo traguardo: dopo la Regione anche il Ministero sancisce la bontà di un progetto di grande importanza per tutto il territorio, per i pazienti, gli operatori, senza dimenticare gli impatti positivi sul piano occupazionale che la nuova struttura avrà visto che questo investimento porterà all’assunzione di 25 nuove unità con alta specializzazione". La produzione di farmaci all’interno di un sistema centralizzato, secondo criteri di efficienza e linee condivise, consentirà maggiore efficienza ed abbattimento degli scarti con considerevoli risparmi a tutto beneficio di un miglior impiego delle risorse economiche. Un elemento di notevole impatto, considerando che quasi un terzo dell’intera spesa per farmaci in Emilia-Romagna è rappresentata da quelli oncoematologici. Nel 2015, solo in Romagna, un capitolo di quasi 49milioni di euro. Numeri destinati a crescere in quanto il trend globale, legato soprattutto ai grandi successi ottenuti dalle nuove terapie, vedrà ampliarsi sempre più sopravvivenza e cronicizzazione delle malattie.

La struttura

La struttura, i cui lavori di edificazione partiranno tra fine 2018 e inizio 2019 in un’area alle spalle del Centro oncologico di Meldola, troverà spazio in una nuova palazzina di 3 piani per 900 metri quadri complessivi e sarà completamente operativa entro il 2020. Tre gli ambienti, costruiti secondo gli standard internazionali riconosciuti dall’Agenzia Italiana del Farmaco (Aifa), le più recenti linee guida per il risparmio energetico, la sicurezza di operatori e utenti, l’abbattimento degli impatti sul territorio: un’Area per allestimenti antiblastici, una per radiofarmaci e una zona per funzioni di logistica. Primo passo del Programma interaziendale per la costituzione del Comprehensive Cancer Care Network, quando sarà attiva a pieno regime, la Farmacia Oncologica servirà le sedi Irst Irccs e le strutture oncologiche ed ematologiche dell’Ausl della Romagna contribuendo a coprire un fabbisogno complessivo che, nel 2015, si attestava intorno ai 190mila allestimenti. Per la miglior gestione di terapie non stabili o urgenti, saranno mantenuti due piccoli laboratori a Rimini e Ravenna. La nuova Farmacia, inoltre, darà ulteriore impulso ad un ambito di eccellenza per Irst: studio, sviluppo e sperimentazione di terapie radiometaboliche e radiofarmaci per diagnostica.

Per i pazienti, poter contare su un polo altamente tecnologico, votato alla ricerca, significherà beneficiare di trattamenti preparati secondo i più alti standard, qualsiasi sia la sede erogativa di riferimento. La condivisione di schemi terapeutici tradizionali come sperimentali e di sistemi informatici, assicurerà a tutti i cittadini della Romagna, la piena omogeneità di cura. Per gli operatori, l’utilizzo di tecnologie avanzate, robotica ed automazione, oltre ad azzerare potenziali margini di errore, porterà ulteriore sicurezza. I farmaci oncologici esigono, infatti, particolari cautele in tutte le fasi di allestimento oltre che nell’impiego finale.

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