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Cronaca

Rachele, diplomata con la lode: "Difficile confrontarsi con un pc senza nessun rapporto umano"

La passione per le lingue ha portato Rachele Gelosi, 19 anni, a scegliere il ramo “relazioni internazionali per il marketing” di ragioneria

Cinque anni trascorsi all'istituto tecnico economico "Matteucci". Maturità brillantemente superata e diploma con tanto di lode. La passione per le lingue ha portato Rachele Gelosi, 19 anni, a scegliere il ramo “relazioni internazionali per il marketing” di ragioneria. "Mi ha dato la possibilità di apprendere tre lingue - esordisce -. La nostra scuola prevede un biennio comune per tutti gli studenti che possono poi scegliere, nel triennio, l’articolazione desiderata, e grazie a questa opportunità nei primi due anni ho avuto la possibilità di confermare la scelta che avevo già in mente e proseguire il mio percorso con le lingue".

Cinque anni completati dal diploma con la lode: qual è la sua sensazione?
Non ho ancora realizzato di aver terminato il mio percorso scolastico, sono stati anni in cui mi sono impegnata tanto tra gioie e sacrifici e sicuramente raggiungere un risultato così alto al termine di questi cinque anni è per me una grandissima soddisfazione che appaga l’impegno che ho sempre messo nello studio.

Per ottenere questo risultato ha dovuto fare delle rinunce?
Sono sempre stata una ragazza che ha dedicato molto impegno nello studio, ma ciò non ha mai comportato eccessivi sacrifici per me perché è sempre stato un mio scrupolo e piacere personale. Ovviamente, però, la maturità richiede ritmi di studio più intensi e, sicuramente, capitando nel periodo estivo, ho dovuto rinunciare a qualche uscita con gli amici il pomeriggio, ma al di fuori di ciò nulla di eccessivo.

Quali sono le sue passioni?
Le mie passioni sono le lingue e mi piace molto ascoltare la musica nel tempo libero.

Da febbraio il mondo è improvvisamente cambiato. E per gli studenti si è aperto un nuovo mondo, quello della didattica a distanza. Come si è trovata?
La didattica a distanza, dal mio punto di vista, ha sia vantaggi che svantaggi. Da un lato è confortevole trovarsi fra le mura di casa e, in linea generale, non ha reso più difficile il mio apprendimento; dall’altro lato però, soprattuto quello umano, è difficile doversi confrontare sempre con un computer senza nessun rapporto umano, il supporto dei propri compagni e il confronto coi propri professori. 

La preparazione è stata la stessa di una lezione frontale?
Per quanto riguarda l’apprendimento, non ho riscontrato nessuna problematica a livello di nozioni assunte anzi, penso che a livello di attività ne siano state svolte di più di quanto ne avremmo svolte a scuola.

Che emozioni ha provato nel tornare a scuola?
Realizzare di aver ascoltato l’ultima campanella senza nemmeno saperlo è un fatto molto triste, soprattutto perché ogni ragazzo si ricorda l’ultimo anno di superiori, anno che purtroppo noi ragazzi abbiano vissuto in presenza solo a metà. È per questo che per me tornare a scuola, anche se senza campanella e senza compagni e con le mascherine addosso, è stata una grande emozione.

Le mancheranno prof e compagni di classe?
Al termine di cinque anni, soprattuto quando ci si rende conto che il percorso sta per finire, penso che si instauri un rapporto ancora più speciale con i professori e l’atmosfera scolastica mi mancherà molto. In particolare, mi mancherà condividere le ansie ma anche le gioie con le mie compagne e compagni che per me sono diventati come una famiglia.

Proseguirà con gli studi?
Ho intenzione di proseguire gli studi e in particolare mi piacerebbe poter accedere alla facoltà di Mediazione Linguistica di Forlì per continuare a studiare lingue.

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