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Cronaca

Anche la fede per combattere il coronavirus: Rosario non stop in Cattedrale per quattro giorni

"Nessuno ci vieta la preghiera - evidenza il vescovo -. Mantenendo distanze di sicurezza, a piccoli gruppi, diamo appuntamento alla preghiera davanti all’altare della nostra Patrona, la Madonna del Fuoco".

Recita continua del Rosario di fronte all’emergenza "Coronavirus". Coerente con quanto deciso sinora nel rispetto delle disposizioni ministeriali in materia di prevenzione dal contagio, ma anche con la necessità di garantire l’esercizio del culto ai fedeli forlivesi, il vescovo Livio Corazza propone esplicitamente di affidarsi alla Madonna del Fuoco, patrona della Diocesi, con la recita non stop del Rosario in Cattedrale a partire da mercoledì per arrivare a sabato.

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"E’ il tempo della preghiera e della responsabilità - afferma il presule friulano - non tutto è chiaro di quello che ci viene richiesto, ci appare francamente di difficile comprensione il divieto di partecipazione alla messa feriale e il permesso di frequentazione di locali pubblici. Non tutti comprendono la differenza, ed è soprattutto di difficile comunicazione. Ma questo è il momento della responsabilità e della prudenza. Se questo ci viene richiesto, questo attueremo. Nessuno ci vieta, invece, la preghiera. Mantenendo distanze di sicurezza, a piccoli gruppi, diamo appuntamento alla preghiera davanti all’altare della nostra Patrona, la Madonna del Fuoco".

Il rosario

"È la nostra risposta – precisa Corazza - al momento di difficoltà che tutti stiamo vivendo. Preghiamo per i malati e per i sani, per la nostra comunità e per tutti coloro che con preoccupazione attraversano momenti difficili. Il Signore, per intercessione di Maria, ci aiuti a vivere con fede e amore questo momento". A partire da mercoledì fino a sabato, la preghiera in Cattedrale si svolgerà in questo modo: "Alle 8,15 recita delle lodi e santa messa a porte chiuse, alle 9 inizierà il rosario che sarà recitato a gruppetti di 5 persone, che si alterneranno ogni mezzora. Per partecipare alla recita è necessario dare il proprio nome e iscriversi in uno dei turni nel cartello che sarà esposto in Cattedrale. Alle 12 recita dell’Angelus e breve meditazione, alle 12.30 riprende la recita del rosario fino alle 18 quando si concluderà con la recita del vespro”. Dalle 8,15 alle 18,30 diretta streaming su canali Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCaNe5b-tBqxk0rccPwnT7Dg/) e Facebook (https://www.facebook.com/pastoralegiovanile.diocesiforlibertinoro) della pastorale giovanile diocesana. C’è inoltre la possibilità di partecipare individualmente alla adorazione eucaristica che si svolge ogni giorno nella chiesa del Corpus Domini dalle 8 alle 18.

Devozione alla Madonna del Fuoco

Le cronache dei quasi 600 anni di devozione alla Madonna del Fuoco riportano innumerevoli episodi di intercessione collettiva alla madre celeste per contrastare pericoli di contagio. "Nel 1510 - si legge in Storia della Madonna del Fuoco di monsignor Adamo Pasini, che riprende la cronaca originale del tempo di Giovanni di Mastro Pedrino - ci fu fierissima mortalità assai diffusa e fu detto che Forlì doveva ritenersi fortunata se aveva avuto solo 1500 morti”. “Intorno al 1691 e 1692 - scrive Giuliano Bezzi in "Il Fuoco trionfante" - la Lombardia era già stata assalita dalla peste, che si era diramata fino alle città e luoghi circostanti alla città di Forlì. Il più affidato rimedio fu il ricorso alla miracolosa Madonna del Fuoco e al di lei santissimo Figliolo (…) Nonostante che i soldati cittadini avessero fatto la quarantena, ne entrarono molti in città con le piaghe e le pustule aperte. E fu miracolo dunque che questa città immersa nella peste non fusse sommersa dalla peste. E fu miracolo della nostra grande Signora".

Il Rosario (dal latino rosārium, “rosaio”) è una preghiera devozionale e contemplativa tipica del rito latino della Chiesa cattolica. Le sue origini sono tardomedievali: fu diffuso grazie alle Confraternite del Santo Rosario, fondate da Pietro da Verona, santo appartenuto all'Ordine dei frati predicatori, tanto che se ne attribuì la nascita ad un'apparizione della Madonna, con la consegna del rosario al fondatore dell'Ordine San Domenico. 

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