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Cronaca

Taglio delle auto mediche, tutti i sindaci del Forlivese scrivono all'Ausl: "Sospendere il progetto di riorganizzazione"

La novità prevede tra le altre cose la sospensione dell'attività dell'automedica di Meldola per effetto della grave carenza di medici del settore dell'emergenza

"Sospendere l’attuazione del “Progetto di sviluppo sistema di soccorso preospedaliero Romagna” presentato nella Ctss (Conferenza territoriale socio sanitaria, ndr) del 19 dicembre": è la richiesta inoltrata all'Ausl Romagna dai sindaci di tutti i 13 Comuni forlivesi, da quello di Forlì Gian Luca Zattini a quello di Santa Sofia, segretario di federazione Pd, Daniele Valbonesi, passando per tutti i sindaci delle 4 vallate di centro-sinistra, centro-destra e civici. La novità prevede tra le altre cose la sospensione dell'attività dell'automedica di Meldola per effetto della grave carenza di medici del settore dell'emergenza, con conseguente riduzione della capacità di intervento con automezzo di soccorso avanzato in caso di grave emergenza sanitaria in tutto il territorio collinare e montano.

"L’automedicalizzata, con la presenza di un medico ed infermiere, è infatti garanzia della presenza di una reale unità di rianimazione avanzata e costituisce un importante presidio di sicurezza sanitaria di prossimità a cui l’area del forlivese ed in particolare i Comuni con territori montani e collinari non possono, in questo momento, rinunciare - si legge nella richiesta inviata dai primi cittadini - La soluzione di riorganizzazione proposta prevede due automedicalizzate per il territorio ravennate (Mike Romagna 1 Ravenna Centrale 118 e Mike Romagna 2 Cotignola a cui si aggiunge la terza automedicalizzata quando l'elicottero non può, per condizioni ambientali, decollare), 3 automedicalizzate per il territorio cesenate (Mike Romagna 4 Cesena Ospedale, Mike Romagna 5 Cesenatico e Mike Romagna 9 San Piero in Bagno), 3 per l'area riminese (Mike Romagna 6 Rimini Nord, Mike Romagna 7 Rimini Sud e Mike Romagna 8 Novafeltria) e un'automedicalizzata per il territorio forlivese (Mike Romagna 3 Forlì). La sola automedicalizzata di Forlì dovrebbe dare copertura ai territori dei Comuni del distretto forlivese (Forlì, Forlimpopoli, Bertinoro, Meldola, Civitella di Romagna, Galeata, Santa Sofia, Predappio, Premilcuore, Castrocaro Terre e Terra del Sole, Dovadola, Rocca San Casciano e Portico di Romagna) aventi complessivamente una superficie territoriale di circa 1100 chilometri quadrati, a cui si aggiunge in caso di contemporanea emergenza sanitaria che vede impegnata la Mike di Cotignola anche la copertura dei territori di Brisighella, Modigliana e Tredozio (essendo quella di Forlì l’automedicalizzata più vicina)".

A questo proposito, spiegano i sindaci, "si ritiene di condividere la posizione dei sindaci della Valle del Tramazzo che richiedono il mantenimento su Faenza dell’automedicalizzata. Si tenga inoltre in considerazione che una larga parte del suddetto territorio è collinare e montano con tempi di intervento, legati all’orografia ed all’assetto stradale, più lunghi di quelli di pianura. Non è possibile paragonare tali aree con quelle di pianura certificando di fatto in tal modo una disparità di trattamento e di sicurezza medica per i cittadini che abitano in pianura e quelli che abitano in collina e montagna. Esprimiamo inoltre forti dubbi sul fatto che l’eliminazione delle automedicalizzate, non compiuta all’interno di una generale revisione dell’assetto regionale di intervento nell’emergenza, porti un effettivo e sostanziale beneficio in quanto non esiste un automatismo, per quanto ci è dato di conoscere, che obbliga i medici delle automedicalizzate a lavorare in pronto soccorso. Nondimeno è evidente che la sicurezza che, dalla lettura del progetto, sarebbe garantita dalla presenza di ambulanze con infermiere sconti al momento la mancanza sulle suddette ambulanze di attrezzature tali da farle diventare vere e proprie unità di riabilitazione avanzate con personale infermieristico adeguatamente formato ed autorizzato ad eseguire interventi di urgenza oggi solo possibili dalla presenza di un medico".

Pur nella consapevolezza delle difficoltà economiche, puntualizzano i primi cittadini, "riteniamo che non si possa procedere, al momento, ad una riorganizzazione che prevede per il territorio forlivese l’eliminazione della Mike 42 lasciando il territorio privo di un presidio medico concreto e indispensabile, seppur in casi limitati, ma fondamentale per il salvataggio di una vita umana sia essa quella di un bambino o di un anziano. Infine segnaliamo che questa riorganizzazione presentata senza una preventiva discussione con le Istituzioni locali, con i sindacati e anticipatrice di una complessiva riforma in discussione a livello regionale ci appare affrettata, rischiosa per i nostri territori e pertanto non condivisibile. Ribadiamo pertanto la convinzione che questo progetto di riorganizzazione debba essere sospeso o modificato nella parte che riguarda il territorio forlivese confermando la Mike 42 con postazione a Meldola". La richiesta è 

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