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Rfiuti da fuori Regione, Turroni (Verdi) : "Forlì diventa pattumiera d'Italia"

La relatrice dello sblocca Italia , Chiara Braga, Pd, ha presentato l'emendamento all'art.35 dello sblocca Italia che consente al presidente del consiglio di portare in giro per l'Italia tutti i rifiuti non smaltiti per bruciarli nelle città dotate di inceneritori

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di ForlìToday

La banda delle Multiutility e degli  inceneritori ha colpito ancora, secondo il volere di Renzi e  Berlusconi: Forlì e le città dell'Emilia Romagna diventeranno la pattumiera nella quale si bruceranno i rifiuti d'Italia.  La relatrice dello sblocca Italia , Chiara Braga, Pd, ha presentato l'emendamento all'art.35 dello sblocca Italia che consente al presidente del consiglio di portare in giro per l'Italia tutti i rifiuti non smaltiti per bruciarli nelle città dotate di inceneritori. Questa decisione inaccettabile era in aria da tempo e l'emendamento, certamente scritto dal governo stesso ( o direttamente dalle Multiutility come Hera ),  distrugge in un sol colpo le politiche virtuose delle città che fanno raccolta differenziata e cercano di ridurre progressivamente la quantità di rifiuti bruciati negli impianti, per chiuderli una volta che le quantità recuperate siano diventate molto alte, come richiede la legge. Si sa che gli emendamenti del relatore passano sempr , soprattutto ora che il Parlamento è diventato una caserma dove si fa solo quello che vuole il Presifdente del Consiglio e quindi sappiamo cosa ci aspetta, a Forlì. a Parma, a Rimini, a Ferrara. La cosiddetta società post-incenerimento di cui si parlava qui a Forlì è morta e sepolta. Facile immaginare un parere positivo all'emendamento del Ministro dell'Ambiente  che, come tutti ricorderanno, fra l'altro è l'ideatore di Hera, avendola proposta ai tempi della giunta bolognese Guazzaloca. Crediamo sia chiara ora la ragione per cui Errani, nonostante la legge sui rifiuti dell'Emilia Romagna voluta anche dai Verdi avesse completato il suo iter e bastassero poche ore per approvarla, non ha voluto farlo prima di andarsene: c'era dell'altro in campo e doveva rispondere a "superiori " interessi. Quelli di Hera. Non a caso voleva, con l'accordo di Renzi, candiate a Presidente della Regione il presidente del patto di sindacato di Hera, il sindaco di Imola. Mi sarei aspettato una rivolta da parte dei parlamentari delle città dell'Emilia Romagna destinate a diventare la pattumiera d'Italia o meglio gli inceneritori d'Italia, di destra, di sinistra, della opposizione pentastellata, ma niente, silenzio, acqua in bocca. Dovrebbero scender in piazza, mettere in campo la loro forza politica , ammesso che ne abbiamno una, pensando di più alla salute dei loro concittadini che alla loro ricandidatura Invece ciò non accade. E le Regioni staranno zitte, per loro è prevista una mancia di 20 euro per ogni tonnellata di rifiuti bruciati dalle città. La nostra salute messa in vendita e i soldi  finiscono in altre tasche , neppure  ai tempi dei "padroni" che monetizzavano i rischi per la salute degli oerai  accadevano cose simili .

Sauro Turroni, portavoce dei Verdi della Provincia di Forlì Cesena

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