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Vaccini anticovid, il centrosinistra: "Lega e Fdi sgombrino il campo da ogni equivoco". La replica: "Speculazioni"

"È palese - proseguono i consiglieri di Pd, Forlì e Co. e Italia Viva - che non giovi alla serenità del clima la posizione di ambiguità rispetto alla vaccinazione mantenuta dai principali leader nazionali di Lega e Fratelli d’Italia"

Pd, Forlì e Co. e Italia Viva condannano "con fermezza" l'atto vandalico all'hub vaccinale ad opera dei "no vax" e sollecitano le principali forze politiche di centrodestra "a sgombrare il campo da equivoci rispetto all’importanza dell’adempimento vaccinale". "Si tratta di un episodio gravissimo, che condanniamo con fermezza ed i cui responsabili auspichiamo vengano al più presto identificati, trattandosi di atti intollerabili ed odiosi, che colpiscono proprio chi, come medici e infermieri, è ogni giorno in prima linea nella lotta alla pandemia - evidenziano i capigruppo in Consiglio comunale, Soufian Hafi Alemani, Federico Morgani e Massimo Marchi -. A loro e a tutti gli operatori dell’Hub vaccinale va la nostra totale solidarietà"

"È palese - proseguono i consiglieri di Pd, Forlì e Co. e Italia Viva - che non giovi alla serenità del clima la posizione di ambiguità rispetto alla vaccinazione mantenuta dai principali leader nazionali di Lega e Fratelli d’Italia, che quotidianamente strizzano pericolosamente l'occhio ai movimenti no vax, in cerca di facili consensi. Del resto, anche nel contesto locale tale ambiguità è emersa nel corso del Consiglio comunale di lunedì, quando il capogruppo della Lega Massimiliano Pompignoli e quella di Fdi Emanuela Bassi si sono opposti all’iscrizione all’ordine del giorno del Consiglio comunale di una mozione avanzata da tutti i gruppi di minoranza (Pd, Forlì e Co, Italia Viva e 5 Stelle) in cui si sollecitava l’Amministrazione e i suoi rappresentanti a promuovere, pubblicamente e con ogni mezzo disponibile, la campagna di vaccinazione, in quanto necessaria per tutelare la salute pubblica e superare definitivamente la fase delle chiusure".

"E’ evidente - concludono i gruppi di centrosinistra - che quello dei vaccini sia un tasto dolente per i principali partiti che sostengono la Giunta Zattini. Per questo, chiediamo che venga sgombrato il campo da ogni equivoco. Di fronte a questa confusione, i forlivesi hanno il diritto di chiedersi quale sia la posizione dell’intero centrodestra cittadino, essendo cessato il tempo delle di ambiguità: occorrono, subito e da parte di tutti, parole chiare in favore dell'unica scelta che difende la salute pubblica e garantisce la ripresa economica e dell'occupazione".

La replica di Pompignoli

Chiamato in causa, arriva immediata la replica di Pompignoli: "Un conto è rispettare la normativa vigente e gli obblighi derivanti dall’applicazione delle misure anti-covid, fermo restando la legittima, purché pacifica, possibilità di manifestare pubblicamente le proprie opinioni, un altro è mettersi ad esercitare una forma di potere poliziesco andando ad indagare, a prescindere, nella vita privata e nella libertà di espressione di ogni individuo. Personalmente, ritengo che il vaccino sia l’unica strada percorribile per combattere e sconfiggere la diffusione del virus nonché un atto di giustizia e responsabilità verso il prossimo. Su questo, non ho mai avuto alcun dubbio. Del resto, lo stesso sindaco Zattini ha più volte ribadito, sia attraverso i propri canali social che sui giornali, l’importanza della campagna vaccinale, il valore della prevenzione, la necessità di tutelare la salute pubblica e il rispetto delle più rigorose disposizioni nazionali in materia di coronavirus. Mai, in nessuna occasione, è stato detto il contrario".

"Chi utilizza questi argomenti per creare zizzania e ritagliarsi nicchie di consenso si qualifica per quello che è - attacca l'esponente del Carroccio -. Una persona povera di contenuti e arida di intelletto. Devo quindi rispedire al mittente le accuse dei consiglieri di Italia Viva, Pd e Forlì & co. Le loro speculazioni non mi appartengono e non fanno bene alla città. Tra le altre cose, va detto che la loro mozione non è stata calendarizzata nell’ultimo consiglio comunale non perché non se ne condivida il contenuto ma per ragioni tecniche, essendo stata depositata la mattina stessa. Quello che serve, invece, è la ferma condanna di chi alza i toni, trascende il confine democratico del dibattito pubblico e sfocia in violenza. Il diritto a manifestare le proprie tesi, non deve mai tradursi nell’intolleranza e nel disprezzo del lavoro altrui".

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