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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

"Con l'Ausl Romagna lo stesso patto Universita-Sant'Orsola: presto la firma per il policlinico della Romagna"

Non solo nuovi lavori al campus per estendere le aree per didattica e studio, a Forlì sono stati presentati ufficialmente i laboratori didattici del corso di laurea in Medicina all'ospedale Morgagni-Pierantoni

Non solo nuovi lavori al campus per estendere le aree per didattica e studio, a Forlì sono stati presentati ufficialmente i laboratori didattici del corso di laurea in Medicina all'ospedale Morgagni-Pierantoni. Il corso forlivese di Medicina e Chirurgia si sviluppa infatti in due diverse location: le lezioni didattiche si svolgono presso il Teaching Hub all’interno del Campus, mentre i laboratori didattici sono accolti all’interno del Padiglione Valsalva a Vecchiazzano. Questi spazi dove si svolgono le esercitazioni del primo biennio di corso, si caratterizzano per la presenza di laboratori avanzati con strumentazione d’avanguardia. 

Inaugurati i laboratori didattici del corso di laurea in Medicina all'ospedale

Il matrimonio con l'Ausl Romagna è sempre più avanzato. Nei prossimi due mesi, infatti, sarà sigliato l'accordo con l'Ausl Romagna per concretizzare “quello che ho definito il policlinico della Romagna – spiega il rettore Francesco Ubertini -, che è più corretto definire Azienda sanitaria territoriale universitaria”. Poco cambia, in quanto, sempre Ubertini spiega che l'Università per i suoi corsi di Medicina siglerà un patto identico a quello che a Bologna già lega l'Alma Mater al policlinico Sant'Orsola e all'Istituto Ortopedico Rizzoli. 

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Tra i laboratori presenti a Forlì si segnala il Laboratorio di Anatomia e istologia dove è presente il tavolo anatomico virtuale 'Anatomage' grazie al quale studenti e specializzandi possono studiare l’anatomia nelle sue diverse applicazioni di studio, ricerca e cura.  Il tavolo consente letteralmente di interagire con il corpo “digitale”, proprio come avviene per le dissezioni in laboratorio grazie alla presenza di un potente software radiologico che assicura la visualizzazione dei corpi in 3D, in dimensioni reali, ed in tutte le prospettive. 

La struttura ospita inoltre il Laboratorio di Biochimica, Biologia cellulare e Genetica dotato di un insieme di attrezzature impiegate per la conduzione di esperimenti che gli studenti potranno eseguire personalmente sotto la guida dei docenti ed il Laboratorio di Fisiologia dove gli studenti possono acquisire le conoscenze teoriche e pratiche necessarie alla determinazione delle principali variabili fisiologiche dell'uomo.  Infine sono presenti un’aula polivalente e spazi dedicati ai docenti. Questi laboratori all’avanguardia verranno presto utilizzati non solo per le esercitazioni pratiche degli studenti di medicina e chirurgia ma anche come laboratori di ricerca scientifica. I docenti incardinati sulla sede di Forlì potranno così sviluppare le proprie competenze di ricerca scientifica oltre che didattica. 

Alla presentazione sono intervenuti, con il sindaco di Forlì Gian Luca Zattini e il direttore generale dell'Ausl Romagna Tiziano Carradori, il Rettore dell’Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Francesco Ubertini e il Prorettore per la didattica Enrico Sangiorgi, il presidente Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Roberto Pinza e il presidente Ser.In.Ar. Alberto Zambianchi. Commenta Zattini: “Forlì si qualifica sempre di più per la sua vocazione universitaria, prosegue un percorso di riqualificazione degli spazi urbani e delle funzioni, investe in formazione, professionalità e lavoro. Gli investimenti economici e progettuali che sono alla base di queste azioni dimostrano che c’è concretezza e voglia di fare, per migliorare e anche per rilanciare il territorio rispetto alle difficoltà determinate dalla pandemia”.

Aggiunge il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Pinza: “Aver contribuito alla realizzazione di questo fondamentale progetto è per noi ragione di orgoglio e stimolo a continuare ad investire nei giovani e negli strumenti utili a garantire loro la miglior formazione possibile”. Infine il Presidente di Serinar Zambianchi ha quindi evidenziato come questo progetto “porti anche ad un rafforzamento del Sistema Sanitario Locale, e, pertanto, rappresenti un esempio illuminante di come si possa avviare una collaborazione virtuosa fra Istituzioni Pubbliche e “privati” particolarmente lungimiranti e generosi.

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