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L'avventura

Bandiera a scacchi sul Giro d'italia in "Ciao": le frecce tricolori forlivesi completano l'impresa

Le frecce tricolori forlivesi hanno completato il giro del Bel Paese in sella al mitico "Ciao"

Hanno viaggiato per 22 giorni consecutivi alla media di 30 chilometri orari, percorrendo piu di 2700 chilometri tra le meraviglie d'Italia, dal comune piu a nord (Predoi, al confine con l'Austria) fino a quello piu a Sud (Porto Palo di Capo Passero). Sono passati dai 10 gradi delle Dolomiti alla calura del Tirreno e del Mediterraneo, affrontando salite ripidissime ed insidie, ma senza mai arretrare di un centimetro. Le frecce tricolori forlivesi hanno completato il giro del Bel Paese in sella al mitico "Ciao", il cinquantino che ha fatto la storia di intere generazioni tra gli anni 70 e 90. I protagonisti di questa avventura benefica sono stati Riccardo Prati, Valerio Fregnani e Riccardo Cattallini.

VIDEO - L'avventura, di cosa si tratta

VIDEO - La partenza da Piazza Saffi

Un viaggio iniziato il primo luglio scorso, con oltre 25 tappe, nato tre anni fa con un programma molto diverso, bloccato dall’emergenza sanitaria, che però non ha fermato la voglia di promuovere in tutta Italia piccole realtà che ogni giorno svolgono un grande lavoro per la comunità come CavaRei e Fondazione Isal. E proprio a CavaRei il 7 luglio avevano fatto una sosta intermedia. Venerdì la pattuglia tricolore forlivese è arrivata a Porto Palo di Capo Passero in Sicilia, comune del profondo sud, issando su uno dei "Ciao" una simbolica bandiera a scacchi. 

VIDEO - La sosta a CavaRei

La penultima tappa di “Ciao Ciao Ciao Italia” aveva toccato Caltagirone, col terzetto accolto ai piedi della monumentale Scala di Santa Maria del Monte dal sindaco Fabio Roccuzzo, dall’assessore allo Sport Luca Giarmanà e dal referente per la Sicilia della Fondazione Isal, Fabio Interlandi, che è anche consigliere comunale. "Con questa iniziativa - ha sottolineato Interlandi - i tre hanno manifestato il proprio sostegno all’impegno e alle attività di informazione e sensibilizzazione sul tema del dolore cronico portate avanti dalla nostra fondazione, presieduta dal professor William Raffaeli, che è stato uno dei principali promotori della legge 38/2010. Si tratta di una normativa all’avanguardia che garantisce il diritto d’accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore da parte del malato nell’ambito dei livelli essenziali d’assistenza".

"E’ stato - ha detto l’assessore Giarmanà - un importante momento di sensibilizzazione su un tema che troppo spesso non è sotto i riflettori come, invece, dovrebbe essere. Grazie ai tre viaggiatori per essere stati protagonisti di un’avventura in motorino dai considerevoli risvolti sociali". "Ospitando la penultima tappa del tour in Ciao, alla luce del fatto che circa un quarto della popolazione italiana soffre di dolore cronico, abbiamo voluto dare il nostro convinto contributo alla causa per cui la fondazione Isal si batte con determinazione", sono state le parole del sindaco. Anche per i tre "Ciao" è giunto il momento di un meritatissimo riposo. "Grazie fedeli inseparabili compagni di viaggio", il messaggio degli avventurieri. Chi vuole rivivere tutte le tappe del viaggio può farlo su Facebook nella pagina "Ciao Ciao Italia", su Instagram nella pagina "ciaociaociaoitalia2022" e su Youtube nel canale di Riccardo Cattalini.

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