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Cronaca

Inaugurata la nuova sede di Unieuro in centro: "Non solo un trasloco, ma una rivoluzione nel concepire il lavoro"

Unieuro manda in soffitta il concetto di ufficio - costituito da una stanza, un orario e un computer fissi assegnati al dipendente – e si apre al futuro, con lo smart working che diventa strutturale

Con i suoi ricavi da 2,7 miliardi di euro e un 2020 da record nonostante la pandemia, Unieuro sceglie per il suo nuovo quartier  generale di investire su Forlì, resistendo alle sirene che vogliono tutte le grandi sedi direttive aziendali a Milano. Ma non solo, sceglie di scommettere sul centro con un'operazione che non è solo di trasloco in un edificio storico e prestigioso, ma una rivoluzione totale di concepire il lavoro amministrativo. 

In pratica, sposando le volte affrescate di palazzo Hercolani, in via Maroncelli e a pochi passi dalla Prefettura e piazza del Duomo, Unieuro manda in soffitta il concetto di ufficio - costituito da una stanza, un orario e un computer fissi assegnati al dipendente – e si apre al futuro, con lo smart working che diventa strutturale e la sede di lavoro che passa ad essere luogo di relazioni e di brainstorming. Un luogo dove il lavoratore prenota con un'app la propria postazione di lavoro se vuole andarci fisicamente, meglio se con un mezzo sostenibile, come monopattino o bici elettrica, anche in questo caso forniti dal datore di lavoro.

Smart working avanzato, in ufficio solo 45 giorni l'anno

Una rivoluzione che porta in centro a Forlì non solo una sede direttiva aziendale – esempio che, volendo, potrebbe essere copiato da altre grandi aziende che in città non mancano, e magari incentivato dal Comune – ma una vera e propria proiezione nel XXI secolo per quanto riguarda la gestione del personale. Esperimento approvato, con il placet dei sindacati, da 249 dipendenti su 251. “E' una conquista per i nostri dipendenti, che lavoreranno per progetti e per scadenze. Non mi importa se lo faranno da casa, dalla casa al mare, dal parco, crediamo che se sono messi nelle condizioni di lavorare meglio, siano più produttivi. E' un atto di grande fiducia nei loro confronti”, spiega Giancarlo Nicosanti Monterastelli, amministratore delegato di Unieuro.

VIDEO - La visita a Palazzo Hercolani, tra storia e innovazione
VIDEO - L'inaugurazione della sede in centro storico
VIDEO - L'e-commerce vola al 20% del business di Unieuro
 

L'inaugurazione

L’inaugurazione è avvenuta sabato mattina, alla presenza del sindaco di Forlì Gian Luca Zattini, del vescovo Livio Corazza e dalle altre autorità, accolti dal Presidente di Unieuro Stefano Meloni, dall’Amministratore Delegato Giancarlo Nicosanti Monterastelli e dai massimi dirigenti aziendali. “Nell’immaginare il futuro di Unieuro, non potevamo che pensare a Forlì, la città che storicamente ci ha accompagnati nel nostro percorso di sviluppo da piccola realtà locale a incontrastati leader di settore. Oggi siamo emozionati e orgogliosi di portare questo percorso nel cuore della nostra città, all’interno di spazi di lavoro unici per bellezza, fascino e storia, che grazie alla tecnologia più all’avanguardia abiliteranno nuove e avveniristiche modalità di lavoro”.

Nuova sede Unieuro

Sempre Nicosanti: “Tecnologia e innovazione non sono necessariamente sinonimo di grattacieli e di superfici a specchio, ma strumenti e approcci che ci permettono di creare connessioni continue tra passato e presente e tra tradizione e visione, recuperando e valorizzando il patrimonio storico e artistico delle nostre città. L’ambizione è che Palazzo Hercolani non diventi solo la nostra sede, ma un reale punto di riferimento e di scambio per tutta la comunità”. Lo sostiene il sindaco Gian Luca Zattini: “Accogliamo con grande favore la volontà di una grande azienda di scommettere sul centro e vorremmo che lo facessero altre imprese”.

Lo scorso 9 novembre 2020 è stato firmato da Unieuro il contratto di locazione pluriennale con UnipolSai Assicurazioni, proprietaria dell’immobile, per trasferire nel prestigioso palazzo gli uffici direzionali. Anche il proprietario dell'immobile ha sostenuto il progetto con un costo molto competitivo dell'affitto, dando così il proprio contributo a rianimare una porzione di centro storico e favorendo l'utilizzo pieno di 3.300 metri quadri di spazi che altrimenti sarebbero stati difficilmente collocabili sul mercato.

L'intervento di palazzo Hercolani

Dopo circa sei mesi di lavori volti a valorizzare e adeguare il Palazzo ai più moderni standard tecnologici e di sicurezza, il nuovo quartier generale è già oggi pronto ad accogliere al meglio i 250 dipendenti della sede di Forlì, oltre ai numerosi consulenti e fornitori dell’azienda. Gli spazi interni sono stati ridisegnati per offrire alle persone un’esperienza di lavoro all’insegna della connessione e dello scambio di idee. Proprio in tale direzione sono state concepite anche le scelte di design, minimaliste e orientate al massimo comfort: grazie alla collaborazione di Futurebrand e Studio Villi, Unieuro è riuscita a coniugare l’eleganza storica del palazzo con una nuova modalità di lavoro caratterizzata da flessibilità, tecnologia, processi agili e soluzioni digitali innovative.

Unieuro prima in Italia

Unieuro è il leader nella distribuzione di elettronica di consumo ed elettrodomestici in Italia, forte di un approccio omnicanale che integra negozi diretti (circa 270), punti vendita affiliati (circa 250) e piattaforma digitale unieuro.it. L’azienda ha sede a Forlì, dispone di una piattaforma logistica centrale a Piacenza e conta su uno staff di circa 5.400 dipendenti. Quotata sul segmento STAR di Borsa Italiana dal 2017, Unieuro ha registrato ricavi per circa 2,7 miliardi di Euro nell’esercizio chiuso al 28 febbraio 2021. Ultimo ingresso nella compagine societaria è il colosso della telefonia Iliad, “che ha visto in Unieuro un investimento valido in Italia, e questo ci fa onore, in quanto Iliad fa un investimento a lungo termine e intende accompagnarci nel nostro percorso”, spiega Nicosanti.

Il palazzo

Il prestigioso Palazzo Hercolani, che ospita da aprile 2021 la sede centrale di Unieuro, custodisce un passato importante, ricco di storia e di fascino. Dal Quattrocento al 1844, il Palazzo fu la dimora degli Hercolani, famiglia nobile che per secoli fu particolarmente attiva nelle vicende storiche della città. Dal 1844 la proprietà del palazzo passò ad altre importanti famiglie forlivesi: prima a Carlo Matteucci e poi - per effetto del matrimonio della discendente Vittoria Matteucci con Filippo Guarini – ai conti Guarini, che ne rimasero i proprietari fino alla fine della Seconda Guerra Mondiale. Al termine del conflitto, il Palazzo passò alla Società Cooperativa Karl Marx e nel 1985 ad Assicoop, che nei primi anni Novanta intervenne con un ultimo restauro esterno che ne definì l’attuale configurazione, con la facciata principale dominata da cornici decorative a delineare i diversi ordini di finestre. 

Situato nel centro storico di Forlì a pochi passi dal Duomo e da Piazza Cavour, il Palazzo si estende su tre piani, con una superficie complessiva di oltre 3.300 mq. Dall’ingresso principale si accede all’androne e al suggestivo cortile interno, a pianta quadrangolare, delimitato da un porticato con cinque archi a tutto sesto, su pilastri di laterizio. Nelle sue antiche stanze, Palazzo Hercolani custodisce piccole e grandi opere del patrimonio artistico italiano. Tra queste spicca la riproduzione, su una parete del pianterreno, della personificazione dell’Italia, vestita del tricolore, con elmo, corona d’alloro e scudo con lo stemma della famiglia Guarini-Matteucci. Ai piedi dell’opera una veduta di Forlì, nella quale si stagliano in modo inconfondibile alcuni degli edifici simbolo della città, come il Duomo e la Torre civica. Ma l’opera di maggior prestigio è un affresco del 1869 eseguito da Pompeo Randi, rinvenuto quasi per caso nel corso degli ultimi interventi di restauro, che ritrae la Beata Vergine del Fuoco e i santi patroni locali: Mercuriale, Pellegrino, Marcolino e Valeriano.

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