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Cronaca

Il Covid spense il Carnevale, ora si volta pagina: maschere, carri e coriandoli mancavano da quel terribile marzo 2020

La città di Forlì è tornata a festeggiare il Carnevale per le strade: si tratta di più di una semplice festa, ma di una pagina simbolica che finalmente viene girata

La città di Forlì è tornata a festeggiare il Carnevale per le strade: si tratta di più di una semplice festa, ma di una pagina simbolica che finalmente viene girata. Maschere, carri e coriandoli mancavano dal 2020. Nel mese di febbraio di quell'anno, infatti, mentre il Covid avanzava strisciante e ancora silenzioso, si tenevano gli ultimi festeggiamenti nei quartieri, inconsapevoli che l'8 marzo successivo sarebbe poi arrivato l'ordine perentorio del 'Tutti in casa', nello sgomento di una sanità travolta dalla prima e più cruenta ondata di decessi.

Il primo grande evento che venne a saltare, a Forlì, fu proprio il Carnevale in piazza, a cui l'amministrazione comunale aveva lavorato dopo due anni di stop. Con un ottimismo che ancora si basava sulla scarsa conoscenza del virus, l'evento venne speranzosamente posticipato di qualche settimana, per poi essere del tutto annullato. Il 5 marzo prossimo – ben tre anni dopo - si riprende quel filo interrotto, con il 'Festival internazionale delle meraviglie di strada'.

Ritorna la festa di Carnevale in piazza Saffi

“Accanto all'evento previsto in piazza Saffi, ringrazio i quartieri per il grande sforzo fatto per ripartire con la tradizione di Carnevali di quartiere, riportando la gente a divertirsi per le strade”, commenta l'assessora ai Quartieri Andrea Cintorino. “Non sono ancora ripartiti tutti – spiega – ma abbiamo avuto tre importanti appuntamenti”. Il primo è stato il tradizionale Carnevale dell'Aeroporto, al Ronco (domenica 5 febbraio), poi il 'Carnevale Insieme' di Romiti e Cava (domenica 12 febbraio) ed infine Vecchiazzano (domenica 19 febbraio).

Il senso profondo del Carnevale affonda nella storia antica, vale a dire un momento di divertimento pazzo e sfrenato, quasi una sospensione delle regole sociali precostituite finalizzata a rafforzarle al termine del “periodo franco”. La diffusione della cristianità “ridefinì” il Carnevale come un  periodo di spensieratezza e follia, prima del digiuno e dell'austerità della Quaresima. Il Covid per tre anni ha spento questo antico rito che ha attraversato tutte le tempeste della storia umana e anche quest'ultima.

Il Carnevale in piazza Saffi, però, era già in crisi prima del Covid. Il tentativo di realizzarlo nel 2020 seguiva due anni di stop che col Covid non c'entravano niente.  Nel 2018 la motivazione ufficiale - più che altro però, un pretesto – era che piazza Saffi dovesse rimanere libera per le manifestazioni elettorali, dato che si sarebbe votato di lì a poco per le Politiche. Fu un anno di particolare difficoltà: anche la Segavecchia di Forlimpopoli scelse di eliminare la sfilata dei carri per tutta una serie di nuove incombenze sulla sicurezza, introdotte dopo i tragici fatti di Torino.

Ma se nel 2019 la Segavecchia riuscì a ripristinare la festa in grande stile, a Forlì vennero al pettine tutti i nodi: le difficoltà tecniche e burocratiche, la scarsa disponibilità di volontari, la scarsità dei fondi, ma anche una certa litigiosità tra i carnevali di quartiere e l'incapacità dell'amministrazione comunale di fare sintesi, tanto più che vennero comunque distribuiti fondi per 15mila euro anche a fronte dell'evento mancato. Fino a fare un balzo al 2023, quando si ripartirà con una festa in grande stile, ma che non riprende la tradizione - a quanto pare ormai sepolta - di realizzare un 'Carnevale dei carnevali' che si sono succeduti nei quartieri.


 

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