All’agonia dell'ex Eridania è sfuggita una piccola parte: la palazzina dei custodi
L’ultimo atto di un’agonia iniziata nel 1972 potrebbe andare in scena nella primavera 2018 a Rimini
L’ultimo atto di un’agonia iniziata nel 1972 potrebbe andare in scena nella primavera 2018 a Rimini
Il silos dell’ex Molino Neri, in viale Italia, ha quella strana forma probabilmente per analogia con l’antico centro di culto che sorgeva in quell’area: la chiesa di Santa Maria della Grata.
Il lungo corpo orizzontale dell’edificio patrizio fronteggia chiesa e convento di San Francesco d’Assisi, in uno dei tratti più accattivanti di corso Garibaldi. Una lapide posta sulla facciata principale del palazzo ricorda la visita di Dante Alighieri fra il 1307 e il 1308
Inaugurato nel 1951, il cosiddetto Palazzo della Ras ha preso il posto del Palazzo dell’Intendenza, eretto nel Settecento come convento dell’Ordine dei Vallombrosiani
Sono allo studio varie idee di riutilizzo dei padiglioni detentivi, una volta trasferito il carcere in località Quattro. Intanto la Rocca di Ravaldino non è più utilizzabile per eventi e manifestazioni culturali, causa inagibilità dei locali interni
Il chiostro razionalista di S.Mercuriale ha fatto discutere sin dalla sua apparizione, nel 1941
Quello che sembra il fondale di un edificio rinascimentale risale al 1936. Il giardino interno della Prefettura divenne una delle cartoline più frizzanti della nuova Forlì del Ventennio.
L’attuale Corso della Repubblica, in precedenza Corso Vittorio Emanuele II e prima ancora Borgo Pio e Strada Petrosa, rimane il signore dei corsi forlivesi
Eretta tra il 1924 e il 1926, la Stazione Ferroviaria di Forlì continua a svolgere appieno la funzione assegnatagli nel lontano 1927
Fino alle prime ore del 24 ottobre 1944, la straordinaria chiesa circolare posta nella campagna fra Forlì e Forlimpopoli, possedeva anche un campanile.
La Caserma aveva preso il posto della soppressa chiesa e del convento delle Domenicane. E’ andato tutto distrutto nel corso dell’ultima guerra unitamente all’ex Monastero delle Domenicane
Piazza Guido da Montefeltro: da sede della fabbrica di feltri Bonavita al contestato parcheggio griffato da Sacripanti, fino al restauro della chiesa di San Giacomo in San Domenico.
Piazza Guido da Montefeltro: da sede della fabbrica di feltri Bonavita al contestato parcheggio griffato da Sacripanti, fino al restauro della chiesa di San Giacomo in San Domenico.
Secondo la “Cronica” di Giovanni di Mastro Pedrino, risale al 1389 la costruzione di un primo ponte in legno sul fiume Montone antistante a Porta Schiavonia. La versione attuale risale alle modifiche disposte nel 1982
Corso Armando Diaz, fino al 1928 intitolato ad Aurelio Saffi, era ancor più bello quando era dominato dalla mole presudo-medioevale del torrione dell’acquedotto
Ha compiuto 100 anni nel 2015, dopo essere sopravvissuto al bombardamento del 25 agosto 1944, che pure aveva disintegrato la casa cui s’aggrappava
Porta Schiavonia è l’unica ancora in piedi delle 4 porte che fino all’ultimo conflitto mondiale controllavano i principali accessi al centro storico cittadino
Se si vuole sviscerare la genesi di piazza XX Settembre, già piazza Nuova, occorre partire dall’intitolazione: ricorrenza schiettamente laica
La Barriera Mazzini aveva a sua volta preso il posto della Rocchetta San Pietro, risalente al XIV secolo e balzata alle cronache nel 1488 per aver temporaneamente ospitato Caterina Sforza e i figli dopo l’assassinio del marito Girolamo Riario
Funzionali e appariscenti, le palazzine Bazzani incombono su Corso della Repubblica dal 1933, l’anno in cui sostituirono la vecchia Porta Cotogni, realizzata nell’Ottocento dall’architetto comunale Giacomo Santarelli.
Com'era bella Piazza Saffi quando ancora si chiamava Vittorio Emanuele II e prima ancora Maggiore, dominata dal monumento seicentesco alla Madonna del Fuoco, la patrona dei forlivesi.
Posta in via Giorgina Saffi a due passi da Piazza Saffi, la scuola è stata realizzata nei primi anni Settanta nello spazio ricavato dalla demolizione del convento dei Padri Filippini, a sua volta eretto nel XVII secolo nello spazio residuo del Guasto degli Orsi.